mercoledì 26 novembre 2014

Se ci prendessimo cura della nostra interiorità, con la stessa dedizione che mettiamo nella scelta dei vestiti, nel proporci esteriormente agli altri, non avremmo pudore alcuno nel mostrarci totalmente nudi nell’anima e nella pelle.

~ Fabio Privitera

mercoledì 19 novembre 2014

Una volta che due anime affini si sono incontrate, possono perdersi mille volte, non esiste distanza o silenzio che possa più farle sentire lontane e inascoltate.

Fabio Privitera

- photography by Felicia Simion Photography

giovedì 6 novembre 2014

Potete inventarvi tutte le identità che volete, ognuno arriva prima o poi ad avere un unica faccia tra le mani.

~ Fabio Privitera

- photography by Felicia Simion

martedì 4 novembre 2014

Quando tutto il rumore si ferma di colpo, ti accorgi che il silenzio non ha mai smesso di parlarti. 

~ Fabio Privitera

- photography by Falicia Simion

domenica 2 novembre 2014

Oltre la vita, un'esistenza più estesa.

Nel silenzio ascoltate. Chi è mancato nello spazio persiste nella sua presenza, nel tempo e nella memoria. Non siamo semplicemente di passaggio ma la vita, forse, è solo un passaggio che attraversa un'esistenza ben più estesa. La si deve percorrere per trarne una qualche lezione utile altrove, laddove i nostri cari dimorano, da dove ci osservano e favoriscono segnali affinché possiamo cogliere la verità profonda dell'anima. Così, le anime di coloro che ci hanno e abbiamo amato fino a raschiare il fondo della nostra essenza, persistono oltre lo spazio che ne ha perso la sostanza e il tempo che ne coglie il racconto, e non ci lasciano mai soli. Esse ci alimentano di un calore non sensibile al tatto, ma solo al nostro cuore. Non pensate loro solo come un ricordo che non può essere abbracciato. Ringraziatele per questo dono, ogni giorno, e vi sentirete toccati dalla loro mano, stretti dal conforto del loro abbraccio. ~ Fabio Privitera - Photography By: Felicia Simion

sabato 1 novembre 2014

Hallow

Non credo nella santità conclamata o ordinata, ma osservo, non per idolatria o imitazione, il cammino di quegli uomini che lungo la propria esistenza, oltre il tempo delle loro vite, hanno avuto in dono una rivelazione sul mondo naturale e spirituale, tale da elevare la propria fede fino a non poter più distinguerne il corpo dall’anima. Quegli uomini e quelle donne che emanano luce ed energia, che hanno negli occhi la compassione di chi ha guarito la sofferenza con l’amore. A nessuno viene mai negato d’essere toccato da un tale senso di grazia universale, ma non basta credere, ci vuole una sensibilità che trascende gli stessi sensi per ascoltare una voce che non ha suono e osservare ad occhi chiusi una verità che non può essere spiegata o raccontata, perché unica espressione del mistero che fa palpitare il cuore d’ognuno quando è immerso nella pienezza della propria essenza. ~ Fabio Privitera

venerdì 31 ottobre 2014

Il mito del passato (non si stava meglio quando si stava peggio. Si stava male prima e si continua a stare male adesso perché il mondo è cambiato solo in superficie ma non nella profondità dell'umano. Quella ancora in pochi l'hanno cambiata.)

Non guardate al passato, non come qualcosa di mitico nel momento in cui il presente vi genera malessere. Il passato assume quei connotati di nostalgia proprio quando non siamo appagati ma la memoria è spesso una menzogna. Non eravamo appagati neanche in quell passato, ora idealizzato, motivo per il quale ci siamo poi proiettati, abbiamo agito nell'idea di un miglioramento laddove pensavamo fosse necessario. L'errore, penso, sia stato guardare fuori, migliorare l'esterno tralasciando troppo lo spirito. Questo ci ha reso inadeguati a un mondo che viaggia alla velocità impostagli da noi stessi ma che non eravamo, non siamo, pronti a gestire creando ansie. La coscienza non è che un imbuto in cui più vi getti dentro ansie e più la fiducia non riesce a passare, ad entrarti in circolo per nutrire il tuo entusiasmo. Ci si infiacchisce non perché il mondo gira male ma perché ne facciamo entrare troppo anziché chiudere ad esso i battenti con tutta la forza che abbiamo. Non è chiudere gli occhi, è mettersi a guardare meglio quello che siamo e non quello che abbiamo, è recuperare entusiasmo e mettersi a fare quello che può essere fatto per migliorare dove davvero ce n'è bisogno: il nostro essere senza avere.


~ Fabio Privitera